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Libro ''Cent'anni''
presentazioni:

LA PRESENTAZIONE DEL SINDACO DI MODENA

-----"Vado in Villa". Per quelli della mia generazione si trattava di un'affermazione senza possibili equivoci, per molti anni "andare in Villa" a Modena aveva un solo significato e cioè quello di recarsi alla Villa d'Oro, per giocare a tennis, per ballare, per vedere la pallavolo e poi, in anni piu recenti, per giocare a tombola o per la discoteca diversa dalle altre.
-----Quando un luogo entra nel modo di dire delle persone significa che ha assunto un ruolo diverso da quello di semplice, anche se importante, struttura, sede di servizi e attività . Significa che quel luogo, quelle strutture e quei servizi sono entrati a far parte del vivere quotidiano di una comunità , non sono e non potranno più essere considerati fattori staccati dal contesto sociale in cui operano, ne sono anzi una componente fondamentale.
-----Questo è avvenuto alla Villa d'Oro dagli anni della fondazione ad oggi. Nella prima fase sede d'attività sportive e ricreative in un quartiere che allora sembrava avere ben altri problemi da affrontare. lnvece anche il lavoro, prima della società di mutuo soccorso "Due canali" e subito dopo della Villa d'Oro, ha fornito un contributo importante, decisivo a far crescere e quindi a rafforzare l'identità di quel territorio e più in generale la coesione sociale della comunita modenese.
-----Solo chi ha poca memoria, sulla Villa d'Oro può limitarsi alla celebrazione, certo è doverosa, così come doveroso è l'orgoglio per quanto è stato realizzato nel corso dei decenni. Ma proprio per questo i risultati conseguiti acquistano più valore se calati nel contesto sociale in cui sono maturati. Quindi è giusto ricordare anche i conflitti, che non sono mai mancati, le scelte difficili, che spesso si sono presentate ed anche i problemi dell'oggi e soprattutto del futuro. Ricordo le discussioni sull'utilizzo dei locali da destinare ai giovani, il confronto sulla riconversione d'alcune strutture, le difficoltà a far convivere sport di base e attività di vertice.
-----Anche dalle difficoltà , però, si possono trarre indicazioni utili, anzi è proprio mantenendo in equilibrio sicurezza nei propri mezzi e consapevolezza dei problemi da affrontare che si trova la strada giusta per crescere e svilupparsi. E' stata questa la forza della Villa d'Oro: una base sociale pronta a confrontarsi, magari anche con asprezza, ma al tempo stesso con la disponibilità all'accordo e soprattutto all'accettazione del nuovo.
-----E' un atteggiamento molto modenese, che da fuori faticano a capire; non capiscono come si faccia a discutere tanto e a volte con tanta durezza, per poi arrivare improvvisamente all'intesa e quindi alla realizzazione di un'idea o di un progetto. E' la passione per il bene comune che ci guida, e la convinzione che se cresce il benessere di una comunità e di un territorio di pari passo cresce anche il benessere dei singoli.
-----Le polisportive modenesi hanno di fronte sfide molto impegnative, che riguardano il fronte economico-finanziario, il ricambio generazionale, ma anche il loro essere luogo di incontro tra generazioni, culture e varie diversità . La "Villa", ne sono certo, sarà ancora protagonista.

  Giorgio Pighi
Sindaco di Modena

LA PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA POLISPORTIVA

-----Quando ci sono ricorrenze così importanti da celebrare nella vita di una società come la nostra e si ha l'onore, come nel mio caso, di esserne da quasi vent'anni il presidente, non si può che andare a ritroso nel tempo attingendo dalla propria memoria per ricordare soprattutto le persone, uomini e donne, che giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, hanno portato avanti la striscia rossonera della Villa d'Oro.
-----Ricordi che in un sodalizio che compie 100 anni sono ovviamente limitati ai tempi del vissuto e abbracciano solo un breve spazio temporale della nostra storia societaria. Una storia fatta di sacrifici e di soddisfazioni, di successi e di sconfitte. Una storia unica, di tante storie, di tante persone.
-----Sulla passione e sui sacrifici, a volte di non poco conto, dei soci, dei dirigenti, degli atleti, delle atlete e dei tecnici, abbiamo costruito in cento anni di storia non solo un patrimonio immobiliare rilevante per il quartiere e per la città , ma soprattutto un modo di vivere, di stare assieme, per noi e per quelli che verranno dopo di noi, per rigettare la filosofia del proprio interesse ad ogni costo come logica dell'esistenza e al suo posto porre le relazioni sociali ed umane fra i punti fondamentali per la crescita propria e degli altri.
-----Ai nostri tempi questo può apparire semplice retorica, ma la Villa d'Oro è testimone da cento anni che questo è il fondamento del vivere civile, anche quando il confronto fra idee e intenti diversi in società si fa più aspro. Compito nostro primario è quello che questi valori siano trasmessi ad altri perchè fra dieci, cento anni qualcun'altro possa scrivere un altro capitolo di questa lunga striscia rossonera.

  Alessandro Battani
Presidente Villa d'Oro dal 1987

LA PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE PROVINCIALE ARCI

-----ll 2005 sta concludendosi e si avvia contestualmente al termine un ricco programma d'iniziative predisposte in occasione del festeggiamento del centesimo anniversario dalla fondazione della Polisportiva Villa d'Oro.
-----lniziative variegate, con importanti collaborazioni, sportive, ricreative e culturali, aperte al quartiere e alla città ; difficile sintetizzare altrimenti il cartellone che si è via via costruito.
-----Predisposti in modo partecipato, i festeggiamenti del primo centenario della Polisportiva Villa d'Oro si sono trasformati in una proficua occasione per costruire uno spazio di partecipazione e di autogestione di iniziative culturali il cui orizzonte è la valorizzazione della propria storia ma con le sguardo nettamente rivolto al futuro, senza venire meno alla finalità di promozione sociale che oggi la legge attribuisce al nostro mondo.
-----Confesso che per chi, come chi scrive, non ha vissuto in prima persona la grande stagione dell'affermazione del movimento operaio prima e della ricostruzione del Paese dope la fine della seconda guerra mondiale poi, con la sua straordinaria capacità di realizzare un immenso patrimonio di competenze, di cultura e pregettualità associativa, è forte la tentazione di attribuire al passato un maggior valore rispetto al presente e alle prospettive di futuro.
-----l tratti distintivi del movimento associativo storico esprimono con una tale nettezza quale idea di società , di collettività , quale idea di Paese si volesse realizzare, che una sorta di sentimento di "spaesamento" non è forse immotivato.
-----Viviamo in una post-modernità caratterizzata dalla complessità sociale, da rapidi e profondi mutamenti strutturali che ci trovano, innanzitutto come cittadini, sprovvisti di strumenti critici, di codici per capire il nostro presente. E' da processi siffatti che inizia l'esclusione sociale.
-----Serve allora un nuovo progetto di società che sappia mettere al centro il bisogno profondo d'inclusione sociale che i nostri territori vivono, seguendo tre grandi priorità : l'attenzione al mondo giovanile, alla partecipazione attiva dei cittadini stranieri e la valorizzaziene della presenza delle donne nella società .
-----L'associazionismo può essere una grande risorsa in questa direzione perchè parte da un approccio paritario, che riconosce nell'altro un coautore della soluzione del problema (ceme non pensare allora alle origini di società di mutuo soccorso della Polisportiva Villa d'Oro!), afferma la logica della partecipaziene attiva delle persone rifuggendo dall'assistenzialismo.
-----E' allora nella capacità di costruire condizioni di socializzazione, d'inclusione sociale, di maggiore espressione dell'individuo attraverso la cultura, la ricreazione, la formazione permanente, che possiamo riformulare con parole nuove il ruolo di promozione sociale degli individui e delle comunità e il futuro del movimento associativo, che ricordo è una della tipicità del nostro territorio rispetto al resto del Paese e dell'ltalia rispetto al resto dell'Unione Europea.
-----Si tratta di un compito e di una funzione centrale per le società dell'oggi che il mondo dell'associazionismo potrà svolgere, a condizione di possedere strumenti e risorse adeguate all'importanza del ruolo cui è chiamato.
-----Solo nel pieno esercizio delle responsabilità che spettano al sistema istituzionale - locale e nazionale - e al movimento associativo, insieme, potremo costruire nuove condizioni per garantire un rilancio dell'associazionismo.
-----Vorrei concludere questa riflessione augurando ai dirigenti della Villa d'Oro una futura stagione di successi e conseguimenti e riportando un brano di Tom Benetollo, compianto presidente nazionale dell'Arci, che, meglio di tante altre definizioni, descrive quale sia la nostra mission.

-----"Abbiamo scelto d'essere parte del campo di forze più vitalmente interessate al cambiamento. Sul terreno della socialità , della cultura, della solidarietà , dell'inclusione.
-----Non surroghiamo i partiti, non tappiamo i buchi dello stato sociale, non siamo al servizio di chi vuole servirsi, pro domo sua, delle istituzioni. Siamo un'associazione di uomini e donne, liberi e uguali, refrattari a ogni leaderismo, che agiscono su un terreno, quello dell'autogestione, che produce ciò che i nostri antenati hanno chiamato emancipazione.".


  Greta Barbolini
presidente provinciale
Arci Nuova Associazione

LA PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE PROVINCIALE UISP

-----Le celebrazioni per i 100 anni dalla fondazione della Polisportiva Villa d'Oro, offrono lo spunto per lasciarci trasportare fuori da quella che è la vita quotidiana, dedicarci invece a quel mondo di sogni ed ideali che si trasformano in azioni concrete. Come si è trasformato un sogno iniziato 100 anni fa e tuttora vivo! Cambiato, modificato nelle azioni, nelle persone, ma non nei valori di democrazia, di partecipazione e di aggregazione sportiva.

-----Cara Villa,
-----in questi anni hai conquistato anche molti successi sportivi, hai organizzato iniziative, ma hai cercato soprattutto di congiungere l'attenzione alle trasformazioni che ha avuto lo sport con la tua storia di polisportiva; come le tue peculiarità di polisportiva attenta a creare dirigenti sportivi, attenta a far praticare, a far convivere nei tuoi spazi le tante anime e le tante diversità che ogni giorno si muovono intorno e vicino a te.
-----Come si può non ricordare in tutta Italia la Villa d'Oro per il tennis tavolo, la pallavolo e l'hockey.
-----La crescita di questa storica polisportiva ha attraversato, adeguandosi e stimolando, tutte le fasi storiche del nostro Paese che proiettano il valore civile dell'associazionismo di promozione sociale nel XXI secolo, il valore educativo di questo processo, e testimoniato ancora oggi, quotidianamente, dai tanti attivisti e praticanti che vivono la Villa d'Oro dalla mattina alla sera, 365 giorni all'anno.
-----Le tante discipline ed iniziative sono maturate nel rispetto dei valori che accomunano tutta l'Unione Italiana Sport per Tutti, all'interno della quale la Villa d'Oro è da sempre protagonista e punto di riferimento; la capacità , anche imprenditoriale di ristrutturare, costruire, progettare, rappresentano inoltre la più forte affermazione delle competenze che vivono nel mondo del volontariato che non è solo solidale, ma promuove coscienza civile e spirito di partecipazione nella spinta evolutiva che la società modenese deve avere.

  Silvia Della Casa
Presidente Provinciale UISP

LA PRESENTAZIONE DEL CURATORE DEL LIBRO

-----Il passato è per definizione un dato non modificabile. Ma la conoscenza del passato è una cosa in fieri, che si trasforma e si perfeziona incessantemente. La storia non è costituita solo da "fatti", da battaglie, da discorsi ed episodi relativi ad alcuni personaggi illustri, ma soprattutto da piccoli fatti, apparentemente insignificanti, documenti che l'uomo, volontariamente o involontariamente, ci ha lasciato. Così dalle fonti, scritte od orali, possiamo trarre importanti informazioni che, magari, i testimoni del tempo passato non avevano intenzione di tramandarci.
-----Scrivere questo libro sul centenario della Villa d'Oro ci offrirà così l'occasione di "Comprendere il presente mediante il passato, ma anche di comprendere il passato mediante il presente", come suggeriva di fare agli storici lo scrittore Marc Bloch, nel suo "Apologia della storia o mestiere di storico". ll passato infatti ci offre elementi per una migliore conoscenza del presente; il presente, dal canto suo, permette di comprendere meglio gli effetti e le conseguenze delle scelte compiute nel passato.
-----Ma citando ancora Marc Bloch: "Compete allo storico di interessarsi del futuro". Ed e proprio questo l'obiettivo del libro "Villa d'Oro 1985-2005" che completa la trilogia dei libri sui 100 anni della Polisportiva, il primo dei quali, come molti ricorderanno, fu scritto da Mario Reguzzoni, in occasione dell'ottantesimo compleanno.
-----Nel nostro viaggio tra le piccole, quotidiane, a volte quasi insignificanti, azioni che tanti soci hanno compiuto in questi cento anni, ma che, tutte insieme, compongono la grande storia della Polisportiva ci faremo aiutare dalle fotografie. Scatti che non sono solamente una rappresentazione di un mondo che non c'è più, ma che nel libro diventano testimonianze efficaci di tradizioni ed abitudini quotidiane.
-----Un libro di storia, certo. Ma come dicevamo anche un libro che si propone di guardare al futuro, perchè in un mondo che cambia così rapidamente anche la Polisportiva è stata interessata e sarà soggetta, nel prossimo futuro, ad importanti trasformazioni. Ed ecco allora che riflettere sul percorso che ci ha portato sin qui è quanto mai utile per non sbagliare strada agli insidiosi bivi che aspettano la Villa d'Oro nei prossimi anni.
-----Così, al centro della pubblicazione abbiamo voluto mettere i soci, gli sportivi, coloro che con il loro agire quotidiano hanno permesso alla Polisportiva di diventare ciò che è. Raccontare vent'anni di avvenimenti non è stato semplice, ma ci ha aiutato la passione di tanti soci, che con dedizione hanno raccolto, in questi anni, materiali preziosi per il nostro lavoro.
-----Nel libro troverete il racconto di vittorie e sconfitte. Abbiamo ripercorso le trasformazioni strutturali che hanno portato la Villa d'Oro ad essere come è oggi, con la sala tennistavolo, il bocciodromo, il nuovo bar, il centro ricreativo, i campi da tennis e quello di beach volley. Ma soprattutto speriamo di riuscire a trasmettervi delle emozioni, quelle che quotidianamente vivono gli sportivi e i frequentatori del circolo.
-----Nell'evoluzione della Polisportiva, c'è uno spaccato della crescita e dello sviluppo dell'intera città : la società di mutuo soccorso di ieri era decisamente diversa dalla Villa d'Oro di oggi. Ma il domani è già qui.
-----Ci sono problemi economici cui fare fronte, c'è una trasformazione complessiva nell'associazionismo cittadino, che ci investe, e leggi sempre più complesse regolano l'attivita delle organizzazioni senza scopo di lucro.
-----Ma nelle scelte future, la Villa d'Oro potrà sempre fare riferimento al quadro di ideali che ne hanno ispirato in passato l'azione: l'attenzione agli altri, l'impegno per la città , la voglia di offrire opportunità a giovani e anziani, una pratica sportiva pulita e appassionata.
-----Scrivere questo libro, e coordinare il lavoro di chi mi ha aiutato nell'impresa, è stato senza dubbio un grande piacere. La Villa d'Oro, per chi ha avuto l'occasione di farne parte, non è un luogo qualsiasi, ma, come ogni polisportiva, diventa parte integrante della vita di una persona. Così per me, al Palatennistavolo di via dei Lancillotto sono legati ricordi bellissimi ma, inevitabilmente, anche qualcuno triste. ln particolare, anche scrivendo questa presentazione, la mente corre a Matteo Passini, cui è dedicato questo volume. La sua morte, in qualche modo, ha facilitato il mio addio alla Villa d'Oro, quando qualche anno fa decisi di andare a giocare in un'altra squadra. Scrivere questo libro, invece, mi ha fatto sentire nuovamente partecipe di un percorso comune, una scommessa per fare di Modena una città migliore, capace, anche grazie alla Villa d'Oro, di offrire maggiori opportunità a tutti i cittadini.
-----Di più, guardando al futuro, fra difficoltà economiche e traguardi sportivi da raggiungere, c'è una sfida che la Polisportiva dovrebbe porsi con forza: essere sempre di più un luogo dove chiunque abbia un'idea o un sogno possa trovare amici e strutture in cui provare a perseguirlo.
-----ln una società sempre più frammentata, frenetica e specializzata, la Villa d'Oro appare ancora come un luogo dal volto umano, dove la qualità della vita dei singoli soci è più preziosa di qualsiasi altra cosa. E forse è proprio questo, il segreto del successo di una Signora Centenaria che di invecchiare non ne vuole proprio sapere.

  Francesco Galli
curatore del libro
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