Il 3 Dicembre ci ha lasciato una persona che nella nostra società, da decenni, era un punto di riferimento per chi, come me e tanti altri, quasi ogni giorno, ha dovuto chiedere un suo intervento per risolvere tanti piccoli e grandi problemi che tenessero le nostre strutture in efficienza e in ordine. Ma questo era solo uno degli aspetti di Francesco Monzani, persona di una bontà umana e disponibilità uniche, prima di ogni altra cosa. Ieri, nel deserto desolante della nostra Polisportiva in cui la sua presenza quotidiana era quantomeno un segnale che siamo pronti a riaprire quando questo maledetto virus ce lo consentirà, sono entrato nel suo "antro" (come gli dicevo spesso), dove conservava di tutto e di più perchè tutto, prima o poi, può servire, come diceva lui, mi sono seduto e per una decina di minuti sono rimasto a pensare, fra mille ricordi, che solo pochi giorni addietro ci siamo visti per parlare dell'ennesimo intervento di manutenzione del momento. E ora rimane solo il dolore per la sua scomparsa, ma dove è ora sono sicuro che già sarà al lavoro in un' altra Polisportiva e, assieme a Bombarda, Capiluppi e Verri la terranno a cuore come è stato con la nostra.

Che la terra ti sia lieve, Francesco.
   
Alessandro Battani